lunedì 16 febbraio 2015

VELOCI IN TUTTO, MA NON A TAVOLA
I ritmi frenetici della vita di oggi influiscono inevitabilmente sulle nostre abitudini alimentari e volerle migliorare richiede sforzo e volontà non indifferenti.
Mangiare in fretta, non essere attenti alle quantità, scaricare sul mangiare il nostro stress e le nostre tensioni quotidiane, sono aspetti tipici di chi non presta attenzione al benessere del proprio organismo, di chi non si vuole bene, semplicemente perché ritiene il mangiare un accessorio ingombrante o una valvola di sfogo esagerata. Se il punto di partenza è questo, la prima cosa è educare se stessi a mangiare più lentamente.
Sono tanti i vantaggi che se ne traggono tra cui assaporare meglio i cibi, facilitare la digestione ed inoltre mangiare lentamente riduce il senso di fame e quindi aiuta a mangiare meno, ciò aiuta ad introdurre meno calorie,  a perdere il peso in eccesso e a non acquistare altro peso. Chi mangia in fretta tende a mangiare di più, avvertendo la sensazione di non aver mangiato abbastanza. Mangiando più lentamente si impara a controllare le porzioni, soprattutto  quando si inizia a seguire un piano alimentare per dimagrire.

Ma come imparare? Pochi semplici accorgimenti ci vengono in aiuto, ad esempio masticare lentamente, dividere il cibo in piccoli bocconi, non arrivare al pasto con troppa fame, imparare ad assaporare ciò che si mangia apprezzandone il sapore e il profumo.

Alla base di tutto c’è il concetto del cibo non solo come bisogno primario da soddisfare, ma come tassello indispensabile che aiuta a vivere meglio e in armonia con noi stessi.

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